L’unione visiva di due luoghi unici nella loro bellezza come la Mongolia e la Marmolada è la proposta espositiva che il Collettivo Fotosocial ha proposto dal 19 agosto al 17 settembre 2017 portando il progetto fotografico dell’artista coreano Daesung Lee “Futuristic Archaeology” ai piedi del più grande ghiacciaio delle Dolomiti.
Il progetto nasce con l’obbiettivo di far riflettere sui cambiamenti climatici che sono in atto nel nostro pianeta e sulle conseguenze sociali che questi comportano.
Negli ultimi trent’anni oltre il 20% del territorio mongolo è diventato deserto: 850 laghi e 2000 fiumi si sono prosciugati minacciando quelle popolazioni nomadi che facevano della steppa il proprio sostentamento.
Il Ghiacciaio della Marmolada nell’arco di un secolo ha dimezzato le sue dimensioni, nel 1910 questo misurava 450 ettari di estensione, oggi ne sono rimasti solo 190. Sono 13000 i km che separano la Mongolia dal Ghiacciaio della Marmolada, paesaggi diversi ma accomunati, forse, dallo stesso destino.
Ringrazio il Collettivo Fotosocial per l’intensa collaborazione nel curare questa mostra dove è stato creato un dialogo disarmante tra il paesaggio e il lavoro artistico e di ricerca del fotografo Daesung Lee.